Celebration

L'arena della Fortezza medicea è stracolma, classico ritardo da concerto, tre generazioni unite nel nome del Progressive Rock, sul stanno per salire loro: La Premiata Forneria Marconi.

Due ore e mezzo di concerto, una prima parte interamente dedicata a De Andrè, con pezzi che vanno da Bocca di Rosa a Il testamento di Tito, poi il "bis" più di un'ora di puro rock, con pezzi noti e meno noti, assoli, arrangiamenti, pezzi che si fondono, si amalgano, energia che sale e entra dentro, che carica, scioglie, sfoga, innamora e fa innamorare.

Di Cioccio
come sempre è tarantolato, salti, corse, bacchette che vorticano nelle mani perquotendo di tutto, Mussida lascia scorrere veloci le mani sulle corde, Djivas che fa rimbombare sterni e stomaci con il basso a mille.
A fine concerto la voce non c'era, le orecchie fischiavano e il sorriso arrivava alle orecchie, indubbiamente uno dei migliori concerti visti quest'anno.

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5 commenti

  1. è che mi è andata via l’abbronzatura…quindi rispunta il lato oscuro.
    ma sai che è solo un vizio teatrale!!!!!

  2. Continuando per metafora, gli anni ’70 sono finiti e ti pare che il prog da allora abbia partorito qualcosa di nuovo?
    Il mio miglio concerto visto quest’anno? Maria Pia De Vito: una grande!

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