Il futuro di Kilombo

 [update] Mi è arrivata oggila mail della redazione che annuncia il lancio di kilombo slow, quindi questo vuol dire che sono stati superati i problemi che erano sorti ieri… sono molto contento! Speriamo con questo di fare un primo passo per il consolidamento di kilombo ed il suo sviluppo… ora vediamo di far partire anche l'associazione [/update]
 
Il post che segue doveva essere pubblicato oggi da tutti i blogger firmatari in fondo, dopo una lungo scambio di mail, in cui abbiamo scambiato un po' di opinioni su quelle che sono i problemi di kilombo e come risolverli, come far partire quei progetti che il collettivo ha votato ed approvato come l'associazione, che è da troppo tempo ferma e kilombo slow idem.
Avevamo deciso di pubblicare tutti insieme questo post, e parallelamente avevamo avanzato una proposta per far partire kilombo sloe nei prossimi giorni, trovando inizialmente, almeno così sembrava, anche l'approvazione della redazione.
Era solo un miraggio, perchè quando ormai la prima versione di questo post era pubblicata, arriva una mail di jaco in cui si dice che la redazione non ha espresso la maggioranza su quella che era stata la nostra proposta, bloccando tutto proprio mentre doveva essere pubblicato il post.
Io ho deciso di pubblicarlo comunque, inserendo questa breve premessa per spiegare un po' la situazione che è venuta a crearsi, e sperando di riuscire a trovare una soluzione che permetta di far partire al più presto kilombo slow e l'associazione, per dare un futuro a kilombo. (il corsivo è una mia prefazione)

Kilombo nasce in concomitanza con importanti appuntamenti elettorali come le primarie per l'Unione e le politiche, per far dialogare e scontrare quelli che vengono chiamati riformisti e radicali, cercando di creare un terreno comune di appartenenza.  

Kilombo era e deve rimanere un progetto politico (o, anche se non formalmente, una associazione politico-culturale) cioè che raduna tutti coloro che si riconoscono in alcuni valori (quelli della Carta) a prescindere dalla adesione ad un partito del centro-sinistra o alla stessa coalizione dell'Unione. Crediamo che questo sia un punto fondamentale da fissare, anche alla luce delle probabili future evoluzioni politiche. Il tutto per evitare di ricadere nel vecchio detto di Pietro Nenni secondo cui "a fare a gara fra puristi [di sinistra, ndr], si troverà sempre qualcuno più puro, che alla fine ti epura". 
  
In questi giorni il progetto politico dell'Unione sembra, invece, alla corda. Il governo ha il fiato corto. A destra e a sinistra della coalizione governativa cresce la voglia di andare da soli. Alcuni non possono sentir parlare di Partito Democratico, altri non ne possono più della sinistra di lotta e di governo. Kilombo rischia di subire questa situazione e di implodere.  
 
Sarebbe un peccato, perchè è proprio nel momento in cui la sinistra "reale" si divide che bisogna fare valere le ragioni del dialogo riscoprendo il patrimonio storico e valoriale che ci accumuna. Questo compito è responsabilità anche nostra, la sinistra "virtuale". E', paradossalmente, nel momento di massima distanza politico-parlamentare che l'esperimento kilombista acquista significato e importanza non secondari. 
 
Per prevenire l'implosione di Kilombo è cruciale riscoprire le ragioni del nostro aggregatore e farle diventare progetto politico (sebbene rigorosamente non partitico). Se vogliamo impedire che Kilombo si trasformi (o rimanga) una vetrina in cui prevalgono le ragioni della polemica fine a se stessa tra nemici su quelle del confronto fruttuoso tra compagni, dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti, reali e virtuali, necessari. 
 
Alcuni sono stati individuati molto tempo fa, ma sono rimasti in cantina. Kilombo slow e l'associazione aspettano solo di venire usati. Nessuno, però, osa metterci mano, cuore e testa. Perchè? 
 
Il loro scopo non deve essere quello di ricreare dal vivo o alla moviola l'atmosfera litigiosa e individualistica di kilombo.org. Le ragioni dell'associazione e di kilomboslow sono ben altre e altrettanto importanti. Sono le ragioni dello stare insieme a sinistra, nonostante parlamento e governo. Non dobbiamo, infatti, governare un paese, ma salvaguardare legami, contatti, spazi comuni. 
  
Non vale la pena impegnarsi in prima persona per queste ragioni?  Allora perchè non ci diamo una mossa, magari prima che cada il governo e kilombo chiuda perchè Jaco si è dimenticato di pagare il aruba?
 

Questo post è stato scritto collettivamente da Chemako, Ciocci, Falecius, Jaco, Luca, Meslier, Supramonte, Grandangolo e Titollo.

Chiunque condivida le ragioni da noi espresse è caldamente invitato a pubblicarlo sul proprio blog e a postarlo su Kilombo.  


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2 commenti

  1. Ciocci, forse tipograficamente devi distinguere l’appello dalla tua premessa (che so, usa il corsivo o il grassetto), se no sembra che siamo co-firmatari di tutto il tuo post. 😉

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