Mese: Novembre 2007

  • Kindle sorpresa?

    Kindle (esteticamente una calcolatrice casio degli anni '80)  sicuramente fa fare un bel salto lungo la coda, dovuto essenzialmente alla vastità dei contenuti proposti da Amazon.
    Certo, questo salto è solo molto parziale, perchè i contenuti di Amazon sono vasti, ma non infiniti, per questo la scelta di chiudere praticamente ai contenuti esterni ad Amazon, penso che in termini di lungo periodo non può pagare, e che sia solo una scelta tattica di medio periodo, per aprirsi, spero, a tutti i contenuti ed i formati.
    Il prezzo è sicuramente quello che stona, considerando che per ora si rimane solo nei contenuti Amazon, potevano fare come le compagnie telefoniche con i cellulari e dartelo ad un prezzo di convenienza, per avvantaggiare le vendite degli e-book. 
    Interessante poi la presenza del modulo 3G per scaricarsi direttamente gli e-book senza passare da una connessione o via pc o wifi.
    Mi piacerebbe testarlo, perchè dare sentenze senza averlo nemmeno visto non è semplice, comunque penso che sia meglio aspettare, non mi comprerei mai un lettore di e-book che non mi consentisse di leggere solo quello che vuole il padrone del negozio, nel caso preferisco un bell' iliad in cui magari ora troverei difficoltà a trovare gli e-book da leggere, ma in futuro quando il mercato davvero si aprirà lungo la coda, potrei avere tutti i contenuti.

    Conclusioni: in maniera molto sintetica, kindle è un bel passo in avanti, ma non ancora così rivoluzionario, ancora manca una reale pluralità e diversità di offerte fuori dal negozio amazon, che per quanto grande non può rappresentare il tutto, ma anzi, è solo la testa della coda lunga.

    (ok il titolo è proprio banale… non ho nemmeno controllato, ma tanto sarà già stato utilizzato da qualcuno)

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  • Tanto per dire

    Giorni strani questi, tra partiti che nascono come funghi da un giorno all'altro senza che nessuno sapesse niente, televisioni statali praticamente controllate dalla concorrenza, la rete è sempre più dipinta come luogo di sesso, violenza e fenomeni da baraccone.
    In più ci mettete anche quella cosa del risarcimento chiesto dai Savoia all'Italia…

    Questo scenario così degradato dell'Italia (altro che rom e immigrati queste sono le mancanze di sicurezza dell'Italia) non ha fatto altro che acutizzare la mia patologia, cioè per dire: il raffreddore è aumentato… per dire… 

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  • Colpevoli di sognare

    Si vede che l'inverno si sta affacciando dopo mesi di temperature tropicali è bastato uno dei primi freddi  e  mi sono beccato subito un bel raffreddore condito da influenza e sinusite, presa sabato lungo le vie di Genova dove in migliaia abbiamo chiesto e chiediamo verità e giustizia per fare luce su una pagina nera della democrazia in Italia.
    Eravamo tantissimi, tutti colorati e differenti, ma uniti nel chiedere che morti assurde come quella di Carlo o di Aldro non si ripetano, che le scene cilene della Diaz e di Bolzaneto possano diventare ricordi lontani e non paure quotidiane.
    Perchè il sogno di Genova non si arresta, perchè si è vero, siamo colpevoli di sognare, un mondo differente, quell'altro mondo possibile, e non saranno certo 8 piccoli uomini chiusi in una stanza ad impederci di realizzarlo.

    Mi sarò preso un raffreddore ed un po' di febbre, ma sicuramente ne è valsa la pena.

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  • Il cielo è sempre più blu…

    Stasera, causa una serata di voglia di cazzeggio casalinga mi è capitato dopo tanto tempo di guardare la tv.
    Mi sono visto la seconda puntata della fiction su Rino Gaetano (di cui non voglio nemmeno qui scrivere della sua genialità) interpretato da un veramente bravo Claudio Santamaria, mentre la Chiatti è veramente bella, però secondo me non sa proprio recitare, sembra reciti sempre ad un posto al sole, in generale questa tutto lo sceneggiato mi è sembrato abbastanza mediocre e se non fosse stato per la grandezza del vero Rino Gaetano e sopratutto per la mancanza in palinsesto di qualcosa di meglio avrei sicuramente cambiato canale.
    E poi la scena dell'incubo di Rino/Santamaria che rotola sulle pendici dello Stromboli è veramente ridicola, come un po' tanto lo è tutta la "fiction" italiana…

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  • La storia siamo noi

    Ieri eravamo 6000 contro l'ampliamento di un aereoporto e la distruzione ed il saccheggio di un luogo ricco di risorse ambientali e naturali, contro un progetto a solo scopo speculativo che non porta nessuno sviluppo al territorio ma solo una riduazione della qualità della vita. Dopo la manifestazione di ieri le istituzioni non potranno fare finta di niente, non potranno restare indifferenti alle migliaia di persone che hanno aderito spontaneamente al comitato.

    Sabato prossimo poi a Genova, saremo in tanti a ricordare quello che è accaduto 6 anni fa, a ricordare che il sogno di Genova non si arresta, a chiedere una commissione d'inchesta per far venire fuori la verità su quei tre giorni di sospensione delle libertà democratiche.  Perchè Genova è stato un po' un punto che ha segnato molte generazioni, che ha lasciato dei segni, perchè quando vedi le immagini di Genova anche se non c'eri, non puoi rimanere indifferente, pensando che è avvenuto a poche ore da dove abiti, in un paese che credevi civile ed avanzato. Per questo voglio rilanciare l'appello della manifestazione di sabato 17 novembre:

    LA STORIA SIAMO NOI
    Un appello alla mobilitazione di tutti per il 17 novembre

    "La storia siamo noi" non è uno slogan. E' un approccio preciso: da un lato la storia sociale, dall'altro la storia del potere. Chi lo ha cantato in questi anni lo ha fatto con l'istinto di chi sa di aver vissuto un pezzo importante della storia, ufficiosa o ufficiale che sia. E lo ha fatto pensando a Genova 2001. Con ogni mezzo necessario.
    Dal 21 luglio 2001 in poi la giustizia e la politica hanno cominciato la revisione della storia che ognuno di noi ha vissuto sulla nostra pelle: coloro che si sono ribellati a una certa visione del mondo sono diventati terroristi; coloro che hanno seminato il panico nelle strade di Genova sono diventati i paladini dell'ordine e della giustizia.
    Per sei lunghi anni tutto questo è serpeggiato nelle aule di tribunale, mentre la nostra voce collettiva si affievoliva, con un processo di rimozione collettiva che ha fatto sì che in molti dimenticassero che Genova non è stata solo il terrore in divisa, ma anche e soprattutto la forza e l'energia di centinaia di migliaia di persone che almeno per pochi giorni hanno pensato che il mondo potesse essere diverso da come ce lo hanno sempre raccontato e rappresentato.
    Per sei lunghi anni il teatrino delle corti penali si è sostituito alla presa di parola delle persone vive, nella convinzione che verità giuridica e realtà storica in qualche modo convergessero, nella speranza che in qualche modo tutto si sistemasse e non fossero in pochi a pagare la stizzosa vendetta del potere.
    Le requisitorie dei pm Anna Canepa e Andrea Canciani nel processo che vede 25 persone imputate per devastazione e saccheggio, hanno completato l'operazione di revisione della storia che è cominciata il giorno dopo le mobilitazioni contro il g8 del 2001 e si sono concluse con la richiesta di 225 anni di carcere.
    Pensiamo che sia arrivato il momento di prendere di nuovo la parola, di gridare con forza che gli eventi del luglio 2001 appartengono a tutti noi, di mobilitarsi in massa e con intelligenza per fare si che 25 persone non paghino per qualcosa di cui siamo stati protagonisti tutt*, nessuno escluso.
    Vogliamo rilanciare con forza la mobilitazione di massa del 17 novembre a Genova, e tutte le iniziative tese a riappropriarci della nostra memoria e del senso di quei giorni lontani sei anni ma ancora vivi in quello che hanno rappresentato.
    Vorremmo che tutti rilanciassero questo appello senza firme, senza identità, senza se e senza ma, perché Genova non è finita, è ancora qui, oggi, e riguarda tutti e tutti se ne devono fare carico, senza esclusioni.

    Per cominciare primo appuntamento a Genova: 17 novembre 2007
    LA STORIA SIAMO NOI

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  • Mentre…

    Questo post doveva essere uno sfogo per quella che è la situazione che si è venuta a creare su Kilombo, in cui non si riesce a rispettare nemmeno due semplici cose scritte e votate a grande maggioranza dagli iscritti all'aggregatore. 

    Doveva perchè, mentre mi mettevo a scriverlo ho pensato, cioè io con tutto quello che sta accadendo in Italia e nel mondo, mi metto a scrivere su una manciata di cazzoni che si parlano addosso in maniera autoreferenziale come ci piace fare tanto a noi blogger, mentre sta passando in un provvedimento come il pacchetto sulla sicurezza che dire repressivo e fargli un complimento, mentre viene criminalizzato un intero popolo, mentre per un grammo di hashish si va in carcere per quattro anni e due mesi, mentre sabato saremo in tanti in piazza insieme al comitato per dire no allo scempio di un territorio, mentre due zero virgola bloccano la commissione sul vergognoso comportamento delle forze dell'ordine a Genova…  

    Meglio il silenzio quindi, meglio impegnarsi a fare di kilombo un vero luogo di confronto costruttivo, senza troppe polemiche sterili…  

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