Mese: Aprile 2009

  • Saluto ad una Fiat Tipo modello Digit del 1988

    Alle volte sembra proprio che le cose abbiano un'anima, quella Fiat Tipo modello Digit del 1988 era l'auto di nonno, lo è stata praticamente per tutta la mia vita fino a questo momento, fino a stamattina. Il nonno è senza patente da qualche mese, la Tipo già negli ultimi anni girava solo sulle strade del paesello.
    Era ferma in quel piazzale del meccanico da diverse settimane, problemi alla batteria, all'impianto di raffreddamento, al motorino di avviamento. L'incentivo statale alla rottamazione cade proprio a fagiolo, in famiglia si progettava un cambio di auto e poi c'era là quella Tipo da rottamare, che tanto era da buttare, inutilizzabile e 1500€ fanno comodo.
    Oggi doveva essere il suo ultimo viaggio, messa in moto forzatamente doveva fare poche decine di km fino al concessionario che la rottamerà. Come dicevo, sembra che le cose abbiano un'anima, dopo pochi km la Fiat Tipo modello Digit del 1988 decide, che se proprio deve fare quest'ultimo viaggio lo vuole fare comoda, come non ha mai viaggiato, in prima classe, sul pianale di un carroattrezzi. Si ferma e non riparte, inutili i tentativi di rimetterla in moto, viene spostata dove non da noia al traffico e lasciata lì, passeranno poi a prenderla e farà finalmente questo suo ultimo comodo viaggio.
    Lo ammetto, mi sono commosso un po', per questa sua tenacia, per questo essere stata un pezzo della mia vita, un qualcosa che è rimasta immutato negli anni, con quel suo cruscotto digitale, all'avanguardia per il 1988, per quel tettino apribile che faceva vedere il cielo, per l'ostinazione di mio nonno a non volerci mettere l'autoradio, così che quando guidavi ed eri solo cantavi e fischiettavi per tenerti compagnia. Ciao Tipo.

    [io che mi sono commosso per la rottamazione di una scassatissima Fiat 127 e non sono stato contento fino a quando i miei non mi hanno portato a fare le foto alla macchina per ricordo prima che venisse rottamata non potevo non sautarla]

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  • Festa d’aprile

     
    [youtube _XkqwEIt8yg Festa d'aprile]
     
    [youtube kQPJfrBuEUw Fischia il vento]
     
    Titolo già usato, ma forse è bene continuare ad usarlo e continuare a parlarne. Per quanto mi riguarda sarò sempre grato a quelle donne e a quegli uomini che lasciarono tutto a rischio della vita per liberare l'Italia dai fascisti. 
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  • Hasta la vista baby

    Ripensandoci oggi, era già da qualche tempo che dava segni di stanchezza, pensava in maniera lenta soprattutto quando doveva ricordare qualcosa. Ieri sera la tragedia, senza altri segnali si è accasciato, ho provato a rianimarlo, ma non c'è stato nulla da fare.
    L'hard disk del macbook ci ha lasciati, proprio nel momento in cui mi ero deciso a regalargli una nuova batteria e un nuovo alimentatore (arrivati proprio pochi minuti fa).
    Adesso devo decidermi, se sperare in una resurrezione, come quella del tipo lì che abbiamo festeggiato domenica (gran bel trucco tra l'altro) oppure rassegnarmi e comprarmi il prima possibile un nuovo hd, magari più grande e più bello di quello appena scomparso (tiè).

    A parte gli scherzi, avete qualche consiglio? L'utilty disco non vede niente, non mi carica l'os in nessuna modalità e all'avvio fa proprio un rumoraccio strano. Fortuna che dovrei avere il backup quasi di tutto.

    Grazie a Stefigno per l'aiuto morale e pratico di ieri sera e a Elisa per il sostegno psicologico.

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  • S’ode a Sinistra

    Io voglio far qualcosa che serva     
    (Afterhours – Il paese è reale)     
     
    Ho fatto scelte pesanti che hanno riguardato la mia vita politica negli ultimi mesi, con la voglia e la volontà di mettermi subito a costruire qualcosa di nuovo, di concreto, di vivo. Un soggetto in grado di rappresentare un'alternativa vera, che nella tempesta della crisi riuscisse a proporre soluzioni concrete e praticabili.
    Allo stato attuale delle cose mi trovo invece con tanti tentativi, con tante energie spese, ma con una prospettiva che mi inquieta. La creazione di un cartello elettorale a livello nazionale è un netto arretramento nella costruzione di quel soggetto politico della sinistra che personalmente vorrei vedere.
    Avrei preferito un po' di coraggio, un po' di voglia di mettersi davvero a sperimentare forme e nuovi modi di organizzarsi, perchè avrebbe dato un senso anche a tutte le persone che nei territori si sbattono e provano invece a dare davvero la possibilità a tutte le persone di poter partecipare e prendere le decisioni, senza precludere i momenti decisionali a chi ha voglia di mettersi in gioco. Invece le scelte fatte sul livello nazionale e tutte le divergenze tra dirigenti si ripercuotono su ogni livello, nel momento in cui si pensa in termini di cartello e successiva unione tra soggetti già organizzati.

    Ed io sono qua nel mezzo, a ballare, sballottato tra la voglia di mandare tutto a monte e provare a seguire davvero un'altra strada e la realtà di non riuscire a farlo. 

     
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