(Topolino n.1947 – Zio Paperone e Brigitta e il tesoro a bivi, collezione personale)
Avete presente le storie a bivi che si trovavano su Topolino fino alla metà degli anni '90? (poi sono scomparse, non so quando, non c'è una data precisa un po' come per le sagome dei camerieri fuori dai ristoranti (cit.) oppure negli anni 00, sono tornate? lettori di Topolino che mi dite?)
Per chi non ce le avesse presenti, erano storie in cui ad un certo punto potevi scegliere su come farle continuare, eri tu lettore che decidevi, se andare a destra o a sinistra, in alto o in basso. Solo che poi io, come penso tutti quelli che le hanno lette, si mettevano lì e esploravano tutte le possibilità di costruzione della storia, scoprendo i diversi finali.
Nella vita spesso quando sei a un bivio (e ce ne sono tanti e spesso) poi non puoi tornare indietro e vedere l'altro finale, succede che scegli e vedi come va a finire, fino al bivio dopo. E niente, qua siamo arrivati a un bivio e c'è da scegliere cosa fare, dove andare, altri luoghi, altre strade, altre persone, c'è da scegliere un'altra strada, forse non aspettavo che questo momento, quello di poter scegliere nuovamente. La montagna o la pianura? Dove? Come?
Ho del tempo per pensarci, molte settimane, qualche mese, per valutare pro e contro, ragionare con la testa, con la pancia e con il cuore, farsi prendere dalla razionalità più maniacale e dall'istintività più profonda. Intanto mi metto seduto sul bivio e mi guardo intorno.
c’è il giardino dei sentieri che si biforcano, il racconto di Borges, in cui lui, quando si trova di fronte a un bivio, prende tutte e due le strade contemporaneamente.
facile.
sarebbe troppo facile 🙂
Prendi la strada in discesa… 🙂
io le adoravo quelle storie, mi pare di aver letto che ne furono ideate 4 o 5 non di piu’… sarebbe bello poterle rileggere e mi ricodo benissimo anche quella del frame postato da te. All’inizio dovevi pure scegliere che personaggi voler seguire nell’impresa!