Il cappuccio della giacca alzato per ripararmi dal vento, le cuffie nelle orecchie, qualche goccia di pioggia e un freddo pungente.
Quel maledetto semaforo pedonale è rosso, sempre, soprattutto la mattina quando sono in ritardo. Non ho mai capito come funzionino i tempi dei semafori: ci sono volte che è subito verde e altre che invece sembra non arrivi mai.
Una ragazza con un cappello di lana di quelli con il pon-pon in cima e un cappotto marrone arriva trafelata, anche lei le cuffie nelle orecchie, tiene il tempo con il piede.
Sbuffo, mi guardo intorno, macchine non ce ne sono e il semaforo è sempre rosso.
Bruce canta di voler fuggire insieme a Wendy, perché i vagabondi sono nati per correre.
Alzo lo sguardo incrociando quello della ragazza, le faccio un cenno come per dire "andiamo?" e attraverso la strada a passo spedito.
Non mi sono voltato a guardare se mi aveva seguito, ma tanto come ho messo piede sul marciapiede dall'altro lato il semaforo è diventato verde e Bruce ha finito di cantare.
Mese: Febbraio 2011
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baby we’ll never go back
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Quer Pasticciaccio Bello
Quer pasticciaccio bello nasce come costola [sinistra] del My own private Milano. Dieci fotografi romani, dieci foto della periferia di Roma, dieci scribi di fuori Roma. Per parlare, raccontare o anche solo immaginare la parte più grande e, forse, più complessa di questa città. Perché se vi hanno detto che Roma è solo il Colosseo e i sampietrini, beh, vi hanno mentito.
Quando mi chiedono in quale grande città d'Italia mi piacerebbe vivere la risposta è immediata e sempre la stessa da sempre: Roma.
Per questo non ho avuto dubbi quando mi è stato chiesto se volevo partecipare a "Quer pasticciaccio bello".Dieci frammenti che narrano degli epicentri di un'altra Roma, diversa da quella che attraversa un normale visitatore: da Ostia al Tufello passando da Cinecittà e il Villaggio Prenestino da Villa Carpegna a Lunghezza…
Si scarica QUI, dentro come avrete capito c'è pure un mio piccolo contributo. Leggetelo tutto che merita.
Un grazie a Frattaglia per l'invito, a Nemo per la grafica e a tutti gli altri fotografi e scribi per le cose belle che ci sono dentro (poi dici perché ti piace l'internet).