Mese: Aprile 2011

  • Festa d’aprile

    Quella sovranità che il popolo esercita nelle forme e nei limiti così come scritti nella costituzione è stata conquistata con il sacrificio di migliaia di uomini e donne che non si piegarono ai fascisti e che lottarono per vedere un'Italia nuova e democratica. 

    Ho sempre amato le storie sulla Liberazione: storie di partigiani buoni e fascisti cattivi, di normalità in guerra, di amori e dolori, vere o verosimili o inventate, storie di liberazioni quotidiane, storie da raccontare per noi che non c'eravamo. Alcune di queste storie le potete leggere su Schegge di Liberazione un blog e un libro che esce proprio oggi, che si scarica da qua o che si compra di carta in giro per l'Italia, ma non solo, dove verrà letto da un po' di gente dell'internet, ma non solo. Insomma è una cosa bella.
    Se oggi siete nei dintorni di Carpi vi consiglio di passare che ci si diverte. 

    Buon 25 aprile, buona Liberazione.

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  • Restiamo umani

     
    Ciao Vik. 
     
    Per coloro che non conoscevano il suo blog: prendetevi un po' di tempo e leggetevi quello che aveva scritto in questi anni da Gaza, la quotidianità di un luogo dove restare umani non è facile. 
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  • Поехали!*

     

    "Yuri Gagarin era il mio grande eroe. Non hai mai letto la sua descrizione di quello che vedeva dal razzo in orbita? È quasi come una poesia."
    Lei rise incredula. "E adesso me la reciterai non è così?"
    "Aspeta un momento" Chiusi gli occhi. Erano anni che non provavo a ripetere quelle parole. "Era chiaramente visibile la parte illuminata della terra" cominciai, e poi recitai a memoria lentamente: "Le coste dei continenti, le isole, i grandi fiumi, le vaste superfici d'acqua… Durante il volo vidi per la prima volta coi miei occhi la forma sferica della terra. La sua curvatura la si vede guardando l'orizzonte. La vista dell'orizzonte è unica e bellissima. Si vede il netto cambio di colore dalla superficie illuminata della terra al nero totale del cielo in cui brillano le stelle. Questa linea divisoria è sottilissima, è una pellicola che cinge tutta la sfera della terra. È di un azzurro delicato, e questa transizione dall'azzurro al nero è molto graduale, e incantevole".

    La famiglia Winshaw – Jonathan Coe 

    Era il 12 aprile del 1961 quando dal cosmodromo di Baikonur, nel nulla delle steppe kazake venivano accesi i motori del Vostok 1 e per la prima volta un uomo avrebbe visto la terra dallo spazio.
    La competizione spaziale figlia della guerra fredda è ormai un ricordo, i budget sono diminuiti, lo shuttle andrà presto in pensione, la cooperazione tra le agenzie spaziali ha preso il posto della lotta ad arrivare primi.
    Praticament ogni bambino da 50 anni a questa parte però ha sognato e continua a sognare di andare nello spazio, di volare sopra tutto e vedere dal di fuori questo pianeta che abitiamo.
    Un sogno per pochi, per il momento tocca accontentarci delle splendide foto fatte da chi lassù c'è e alzare gli occhi al cielo e provare a veder passare la ISS.

    *partiti! Espressione pronunciata da Gagarin al decollo

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