Bicameralismo perfetto

ingrao

“Oggi il parlamento fa migliaia di leggi. Dove è scritto che ciò è necessario? Non può essere molto più pertinente che ne faccia tre o quattro, dieci, ma se­condo le connessioni necessarie e nei tempi congrui? Abbiamo la prova di riforme non cattive finite in un disastro, perché mancavano o tardavano altri pilastri del progetto riformatore. Oggi il parlamento, anzi ogni singola camera rifrange il proprio lavoro in un numero assai ampio di commissioni, che riflettono specu­larmente antiche separatezze ministeriali, e l’assemblea plenaria palesemente fatica a costruire una giuntura fra i materiali che vengono dalle commissioni; a volte fatica persino ad avere il quadro, il senso complessivo delle mille decisioni e controlli. Porre come asse un programma di sviluppo costringe non solo a rive­dere i rapporti tra l’una e l’altra commissione, a rivederne l’ac­corpamento e la logica, ma anche a ridefinire il compito dell’aula in seduta plenaria e le stesse relazioni tra l’uno e l’altro ramo del parlamento.”

Pietro Ingrao, Relazione al CRS, 1979.

 

 

 

 

 

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