Dissonanza

Oggi sono andato a fare la spesa. Giravo per il reparto ortofrutta con le cuffie ascoltando il podcast de I piccoli maestri di Ad alta voce. E mentre giravo, la voce nelle mie orecchie raccontava di un uomo affamato, che si era ritrovato accudito da una famiglia ancora più affamata di lui. Si sentiva in colpa per le poche cose che gli davano da mangiare, perché sapeva che quelle poche cose le stavano togliendo dal loro già misero piatto. E mentre tutto questo mi veniva raccontato io stavo pesando sulla bilancia delle zucchine in offerta a 1,99€. Sarà che anch’io avevo fame oggi, ma mentre ascoltavo questa storia, pesando le zucchine, ho pensato che la fame dev’essere proprio brutta. E ho pensato che se conosci quanto è brutta la fame allora, magari, quando incontri un affamato sai già cosa fare, sai che quel boccone in più comunque non ti sazierà, ma se glielo dai non ti affamerà più di quanto tu non lo sia già. Forse quella cosa del cibo agli affamati e dell’acqua agli assetati sta tutta qua.

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