Mese: Gennaio 2017

  • Giorno della memoria

    Belgrado, 2017. Una fila di rifugiati in attesa del cibo. Foto di Santi Palacios

    “È avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire.”

    Primo Levi.

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  • A cosa serve la sociologia?

    La sociologia (volente o nolente, deliberatamente o automaticamente, come vado ripetendo) è costretta a minare le fondamenta su cui poggiano le credenze popolari nella «necessità» e nella «naturalità» delle cose, delle azioni, delle tendenze e dei processi. Smaschera le irrazionalità che hanno contribuito alla loro creazione e perduranza. Rivela le contingenze dietro le regole e le norme apparenti, e le alternative che si affollano attorno alla presunta unica possibilità (vale a dire, quella scelta a spese di tutte le altre). In conclusione il métier della sociologia è, per prendere a prestito l’allegoria di Milan Kundera, «strappare i sipari» che nascondono le realtà alla vista coprendole con le loro rappresentazioni fraudolente.
    C’è sempre un pericolo, naturalmente, come Theodor Adorno continuava a ricordarci: quello che, perseguendo la parsimonia e l’eleganza dei suoi resoconti (uno dei criteri guida della perfezione scientifica), la teorizzazione sociologica possa attribuire alle realtà sociali una quota di «razionalità» molto maggiore di quella che di fatto possiedono; notiamo e ricordiamo che la «razionalità del mondo» è la versione moderna (e secolare) della teodicea. Il pericolo è indubbiamente lì, è difficile resistere a una simile lusinga, mentre la tentazione di cedervi è parte integrante della logica dell’impegno accademico […]

    Zygmunt Bauman, “La scienza della libertà – A cosa serve la sociologia?”

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  • Tirarla in lungo

    Io sono del partito che l’anno nuovo inizia veramente dopo l’Epifania, ma quale primo Gennaio. Quest’anno poi col ponte l’anno nuovo inizia di lunedì, giorno perfetto per disattendere tutti i buoni propositi accumulati in questi giorni di feste.
    La mia bella lista è pronta e scritta in bella calligrafia. Alcuni punti sono identici a quelli dell’anno prima, dell’anno prima ancora, e così via, che potremmo arrivare all’inizio dei tempi (miei). Altri sono nuovi, scintillanti, e che portano con loro una prospettiva futura, un mondo nuovo e lontano 365 giorni (o forse meno).
    Devo solo smetterla di tirarla a lungo e incominciare, da lunedì però.

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