Oggi sono entrato in edicola. Era parecchio tempo che non lo facevo. Ho comprato un quotidiano di carta, anche questa cosa era parecchio tempo che non la facevo, sicuramente mesi, forse anni. E lì, mentre prendevo la mia copia sottobraccio mi sono ricordato di un tempo tanti anni fa in cui per me il sabato e la domenica mattina era uscire di casa e andare in edicola. Comprare almeno due quotidiani, a volte tre; girovagare per l’edicola del paese, sfogliare le riviste, i fumetti, scegliere cosa comprare, chiedere se era uscito il nuovo numero di Dylan Dog o Nathan Never o altro.
Ci andavo in bicicletta prima, spesso, probabilmente quasi tutti i giorni, ma i giornali erano per lo più cosa del sabato e della domenica, gli altri giorni erano fumetti, riviste, figurine. Poi ci sarò andato in motorino sicuramente per un periodo, ma più di rado, che già frequentavo meno il paese, ma il fine settimana sicuro che ci andavo. Mi ci sarò pure fermato in macchina lì a fianco, magari lasciando la macchina con le quattro frecce e facendo veloce. E poi ho smesso, chissà come mai? Internet probabilmente, leggere i giornali online, trovare meno stimoli in quei fogli di carta con le notizie del giorno prima.
L’edicola vendeva anche cartoleria e ninnoli vari, dai casalinghi alle brutte cornici d’argento; a un certo punto misero pure il videonoleggio. Quando ci sono passato davanti solo un paio di settimane fa, lì in mezzo al paese lungo la via principale, ho visto quel negozio chiuso, vuoto. È così da mesi, forse anni, che in fondo io quant’è che non ci entravo prima che chiudesse? E l’unica edicola rimasta adesso in paese è un bugigattolo piccolo, che fa tristezza solo a passarci davanti, con le riviste con le copertine sbiadite dal troppo attendere che qualcuno le compri.
Oggi sono entrato in edicola. Ho sfogliato qualche rivista, guardato le ultime uscite dei fumetti, comprato un quotidiano di carta e mi è piaciuto.