Lo raggiunge, lo stoppa con il destro, si gira, dribla un tombino e tira di punta verso la salita.
Da una finestra arriva il rumore di uno stadio, un telecronista concitato presenta la formazione olandese.
I due bambini si fermano un attimo, come a controllare che non sia troppo tardi per dare altri due calci prima dell'inizio della partita, quella dei campioni.
Poco più avanti, di fronte a un bar un bambino, avrà avuto 6 anni, palleggia come un piccolo Ronaldo, il padre con una birra in mano ride contento. La palla gli cade dopo almeno 10 palleggi; parte un applauso e qualche risata.
Le finestre aperte per combattere il caldo umido e far entrare il primo fresco della serata, fanno da megafoni delle tv, creando un effetto stereo che si spande per la via.
I palloni a Lisbona hanno smesso di rotolare, almeno per questi 90'.