Tag: ricordi

  • La scatola

    La scatola

    La scatola dei ricordi è quella scatola che di norma sta chiusa in qualche posto lontano, in un ripiano nascosto, dentro un armadio chiuso, ma che spunta fuori quando pulisci, quando decidi di riordinare, quando traslochi.

    Dentro ci sono in media, non una, non due, ma diciamo almeno tre vite passate. E spuntano fuori degli oggetti apparentemente inutili: una forchetta di plastica trasparente di un picnic di 10 fa, biglietti scritti fitti, cartoline, fototessere, polaroid, disegni, braccialetti rotti, fiori secchi, sassi, articoli di giornale ritagliati, biglietti di concerti, di mostre, di autobus, treni, aerei, traghetti.

    La scatola è piena, per chiuderla devo spingere il coperchio forte e usare del nastro adesivo. Adesso la metto qua, accanto ai quadri che ho staccato dal muro, vicino ai libri e ai vestiti da mettere da qualche parte per poterli portare via. Le faccio prendere un po’ d’aria prima di spostarla in un altro armadio, in un’altra casa, in un’altra città; prima di riempirne altre e di riaprirle quando pulirò, riordinerò o traslocherò, alla faccia di Marie Kondo.

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  • Paperboy

    Paperboy per NES – Come mi piaceva giocarci

    Oggi sono entrato in edicola. Era parecchio tempo che non lo facevo. Ho comprato un quotidiano di carta, anche questa cosa era parecchio tempo che non la facevo, sicuramente mesi, forse anni. E lì, mentre prendevo la mia copia sottobraccio mi sono ricordato di un tempo tanti anni fa in cui per me il sabato e la domenica mattina era uscire di casa e andare in edicola. Comprare almeno due quotidiani, a volte tre; girovagare per l’edicola del paese, sfogliare le riviste, i fumetti, scegliere cosa comprare, chiedere se era uscito il nuovo numero di Dylan Dog o Nathan Never o altro.

    Ci andavo in bicicletta prima, spesso, probabilmente quasi tutti i giorni, ma i giornali erano per lo più cosa del sabato e della domenica, gli altri giorni erano fumetti, riviste, figurine. Poi ci sarò andato in motorino sicuramente per un periodo, ma più di rado, che già frequentavo meno il paese, ma il fine settimana sicuro che ci andavo. Mi ci sarò pure fermato in macchina lì a fianco, magari lasciando la macchina con le quattro frecce e facendo veloce. E poi ho smesso, chissà come mai? Internet probabilmente, leggere i giornali online, trovare meno stimoli in quei fogli di carta con le notizie del giorno prima.

    L’edicola vendeva anche cartoleria e ninnoli vari, dai casalinghi alle brutte cornici d’argento; a un certo punto misero pure il videonoleggio. Quando ci sono passato davanti solo un paio di settimane fa, lì in mezzo al paese lungo la via principale, ho visto quel negozio chiuso, vuoto. È così da mesi, forse anni, che in fondo io quant’è che non ci entravo prima che chiudesse? E l’unica edicola rimasta adesso in paese è un bugigattolo piccolo, che fa tristezza solo a passarci davanti, con le riviste con le copertine sbiadite dal troppo attendere che qualcuno le compri.

    Oggi sono entrato in edicola. Ho sfogliato qualche rivista, guardato le ultime uscite dei fumetti, comprato un quotidiano di carta e mi è piaciuto.

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  • RIP Splinder

     

    Era il 6 giugno del 2004 quando ho scritto il mio primo post su Splinder, non avevo ancora 18 anni, e avevo scoperto "quel sito dove ci puoi scrivere, tipo un diario" per caso in un noioso giorno di scuola di fine anno, su imbeccata di un amico (ciao Antonio!).
    Sono passati quasi 8 anni da quel giorno, ho sempre un blog, ci scrivo molto meno raccontando cose diverse da allora (e con una punteggiatura molto migliore), ho conosciuto molte persone belle, scambiato commenti e idee, fatto progetti più o meno riusciti.
    Sono cresciuto da allora, mi sono diplomato, ho cambiato strada, preso una laurea, quasi due, scrivo con una migliore punteggiatura.
    Un po' mi vergogno di quello che scrivevo lì (e anche di quello che scrivo qua, ma non conta), però sono molto dispiaciuto che oggi tutti quei post e quei commenti, il template con il blogroll pieno di ricordi, spariscano come lacrime nella pioggia; certo, ho salvato tutto, esportato e importato da altre parti, ma non è la stessa cosa.
    Ciao Splinder, è stato bello.

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  • Saluto ad una Fiat Tipo modello Digit del 1988

    Alle volte sembra proprio che le cose abbiano un'anima, quella Fiat Tipo modello Digit del 1988 era l'auto di nonno, lo è stata praticamente per tutta la mia vita fino a questo momento, fino a stamattina. Il nonno è senza patente da qualche mese, la Tipo già negli ultimi anni girava solo sulle strade del paesello.
    Era ferma in quel piazzale del meccanico da diverse settimane, problemi alla batteria, all'impianto di raffreddamento, al motorino di avviamento. L'incentivo statale alla rottamazione cade proprio a fagiolo, in famiglia si progettava un cambio di auto e poi c'era là quella Tipo da rottamare, che tanto era da buttare, inutilizzabile e 1500€ fanno comodo.
    Oggi doveva essere il suo ultimo viaggio, messa in moto forzatamente doveva fare poche decine di km fino al concessionario che la rottamerà. Come dicevo, sembra che le cose abbiano un'anima, dopo pochi km la Fiat Tipo modello Digit del 1988 decide, che se proprio deve fare quest'ultimo viaggio lo vuole fare comoda, come non ha mai viaggiato, in prima classe, sul pianale di un carroattrezzi. Si ferma e non riparte, inutili i tentativi di rimetterla in moto, viene spostata dove non da noia al traffico e lasciata lì, passeranno poi a prenderla e farà finalmente questo suo ultimo comodo viaggio.
    Lo ammetto, mi sono commosso un po', per questa sua tenacia, per questo essere stata un pezzo della mia vita, un qualcosa che è rimasta immutato negli anni, con quel suo cruscotto digitale, all'avanguardia per il 1988, per quel tettino apribile che faceva vedere il cielo, per l'ostinazione di mio nonno a non volerci mettere l'autoradio, così che quando guidavi ed eri solo cantavi e fischiettavi per tenerti compagnia. Ciao Tipo.

    [io che mi sono commosso per la rottamazione di una scassatissima Fiat 127 e non sono stato contento fino a quando i miei non mi hanno portato a fare le foto alla macchina per ricordo prima che venisse rottamata non potevo non sautarla]

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  • Ricordi

    Ieri sono capitato sul vecchio blog che avevo su splinder, sparato nel 2004, tutto questo perchè ho trovato qualcuno che da un vecchio post del 2004 in cui si tiravano in ballo i lifting di Patty Pravo, qualcuno è approdato qua, ed io sono finito a spulciare tra i commenti e i link e quello che ho scritto.
    [nostalgia mode="on"]E via quindi di amarcord, per ricordare l'epoca dello scambio dei link (chi vuole scambiare un link con me?), dei blogrodeo che leggevo inarrivabili per me, il blogaggregator e tutti gli altri aggregatori per farsi conoscere, la classifica era solo quella di technorati, ho ritrovato i commenti con le faccine di sifossifoco. Icq, nel 2004 usavo ancora icq!  [nostalgia mode=off]
    Signora mia come vola via il tempo! Tra poco saranno passati 5 anni da quando ho aperto il blog, non che ci sia niente di straordinario, però sono contento.
    Ah, per chi ci sarà ci vediamo a Parma per il Parmaworkcamp (e no, nel 2004 ancora i barcamp non c'erano)

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  • All’attacco leoni…

    Ricordi di primi pomeriggi a cavallo degli anni '90, tra robottoni, pescatori, angeli e diavoli, a zappare tra Rete37, TeleMaremma e svariate tv locali alla ricerca del cartone più bello aspettando di uscire con gli amichetti, prima della merenda, con quei kinder cereali che quando mia nonna li comprava era festa e non hanno mai più avuto quel sapore.

    Un mesetto fa mi sono imbattuto su Privalia alla vendita di una serie speciale di scarpe Reebok dedicate a Voltron, in preda a tutto ciò non ho saputo resistere ed un paio me le sono portate a casa, con precisione il modello dedicato al leone giallo.

    httpv://www.youtube.com/watch?v=ZeEbXV7Oymk

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  • Ciao Filter

    Leggo da Giuseppe della decisione di spegnere il Filter, aggregatore che tanti blog interessanti mi ha fatto scoprire in questi anni. Comprendo la sua decisione, visto tutti i nuovi strumenti che permettono la condivisione di contenuti.
    Un pezzo di quella rete che ho conosciuto quando ho aperto il blog si spegne, ho deciso comunque di non togliere il bannerino che si trova nella incasinatissima colonna laterale, anche solo come ricordo.

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  • Ricordi

    E' da poco finito il sorteggio per i gironi della Champions League, dopo 8 anni la Fiorentina ritorna in Coppa Campioni, il girone non è dei più semplici, però si può certamente lottare GIRONE F (Lione, Bayern Monaco, Steaua Bucarest, Fiorentina).

    Ricordo quella sera, non era freddo nonostante l'autunno inoltrato, ricordo gli sfottò il giro in classe, nessuno credeva alla possibilità della Fiorentina di superare il turno in un girone del genere, unico tifoso viola in mezzo ad una marea di juventini ed interisti all'epoca ancora dovevano subire lo shock del 5 maggio e continuavano a sognare uno scudetto che non voleva arrivare.

    [youtube rVIb1Mlp5LE&h]

    Francamente non ricordo molto di quella partita, tranne quel gol al '75, quel tiro tagliato da posizione difficilissima che insacca la rete, poi la mia corsa urlando verso la finestra, lo sfogo di una vita da tifoso passata tra delusioni e vittorie minime, qualche Coppa Italia, Supercoppa, niente di sostanzioso, uno scudetto sfumato per un soffio, forse per un carnevale di troppo e un fenomeno infortunato. Quella partita e quella vittoria però sono qualcosa che il giorno dopo mi hanno fatto camminare a tre metri da terra.
    Si stavano avvicinando i tempi bui della retrocessione e del fallimento, piansi quel primo d'agosto quando la FIGC escluse la Fiorentina dal campionato di B.
    Quell'anno la C2 fu qualcosa di tonificante, il ritorno ad un calcio più antico, fatto di partite alla radio e trasferte da gite fuori porta, ma alla fine eccoci di nuovo qua, nonostante tutto e tutti, non posso che essere orgoglioso di questa squadra, non posso che continuare a sognare, a sperare e a crederci. Forza Viola!

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