Tag: tecnologia

  • #alonetogether

     

    #alonetogheter; LaBeouf, Rönkkö & Turner; ARS17, Kiasma, Helsinki 2017 – http://alonetogether.kiasma.fi

    Shia LaBeouf, Nastja Rönkkö e Luke Turner in questo momento e per qualche altro giorno sono rinchiusi in tre casette in tre luoghi sconosciuti della Finlandia. Il loro unico contatto con l’esterno è una casetta identica a quelle dove sono loro all’interno del museo Kiasma di Helsinki.
    Per entrare nella minuscola casetta di legno bisogna spostare delle pesanti tende nere, dentro allo stesso modo tutto è buio, tranne che per i tre video che mostrano il primo piano dei tre artisti. Loro sono live dalla loro località sconosciuta, chi entra nella casetta può parlare a loro, che però possono rispondere solo tramite testo, inoltre i tre non sono in contatto tra di loro, quindi sono i visitatori a dover mediare e fare da messaggeri.

    Quando venerdì scorso sono entrato dentro la casetta di legno ho trovato circa una decina di adolescenti, per lo più ragazze, seduti per terra. Parlavano tra di loro e con i tre artisti, raccontavano cose accadute a scuola, problemi d’amore, scazzi, se la prendevano con Trump (alcune erano americane, altri finlandesi). Ascoltando la conversazione che stava andando avanti era evidente che lì dentro era in corso un qualcosa di strano e magico, che mi ha fatto restare lì fermo a osservare senza intervenire per paura di rompere qualcosa. Persone che non si conoscevano tra di loro avevano iniziato a legare, alcune non era la prima volta che entravano a parlare con i tre, per altri invece sì. Erano là dentro da ore: i tre sullo schermo, la casetta buia e semi-privata (sul sito dell’esibizione c’è un livestreaming dall’esterno della casetta con in sovrimpressione le risposte scritte dei tre) erano solo la scusa, parlando a un certo punto hanno paragonato quel luogo a un confessionale laico, perché lì dentro non avevano paura di esprimere le emozioni più nascoste e le insicurezze più profonde. Non so se usciti di lì quelle ragazze e quei ragazzi resteranno in contatto, io voglio pensare di sì, che magari usciranno insieme e poi si scriveranno e poi chissà cos’altro.

    E un po’ tutta quella dinamica che ho osservato mi ha ricordato i primi blog, l’avere a disposizione un canale nuovo in cui nessuno ti conosce e sentirti libero di raccontare in un tuo confessionale quello che vuoi, e trovare altri come te.

    La performance #alonetogether è all’interno della mostra ARS17 che ha come tema la rivoluzione digitale e come le tecnologie della comunicazione e la rete hanno cambiato le nostre vite.
    Non sono un esperto d’arte, ma secondo me nel pomeriggio di venerdì scorso là dentro quella casetta di legno ce n’era tanta e bella.

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  • Voltare pagina: prova in strada di iLiad.

    Voglio ringraziare Antonio, Luigi e tutta Simplicissimus Book Farm per la possibilità che mi hanno dato di provare l'iLiad attraverso l'iLiad Tour. Superati egregiamente da Matteo i problemi con Poste Italiane per la spedizione, alla fine sono venuto in possesso di questa meraviglia. 

     

    Impressioni: al tatto è robusto, ottimi i materiali con cui è fatta la scocca, non scivola e l'estrema leggerezza consente di tenerlo in mano anche per lungo tempo. Ottima la durata della batteria, consente di leggere per ore ed ore, molto veloce poi a ricaricare. Sono rimasto a dir poco impressionato dalla qualità delle immagini dello schermo di iLiad, per provare ci ho caricato due numeri di Subvertising che ancora non avevo letto, nonostante tutta quella grafica e tutte quelle immagini, la riproduzione è perfetta, la lettura sempre chiara, alla volta anche meglio che sulla carta stampata. Indubbiamente avere ebook in formato mobipocket è sicuramente molto più comodo per la possibilità che si ha di ingrandire il carattere, mentre con i pdf si è costretti a zoom sulle varie parti della pagina.
    Passiamo a quella che è la caratteristica che fa fare il salto di qualità a iLiad, la scrittura: inizialmente il breve ritardo che c'è tra la scrittura e l'apparizione sullo schermo disorienta, imbruttendo la calligrafia, basta però veramente poca pratica e si riesce a scrivere in maniera più che perfetta, ovvio poi se come me si ha una calligrafia oscena ancora iLiad non ha imparato a migliorarla.
    I comandi, sono semplici ed intuitivi, tranne che per la cancellazione della note, dove si deve fare una procedura più complessa, penso per evitare che si cancellino cose senza volerlo.

    Conclusioni: la tecnologia e-ink e i lettori di ebook riveleranno tutte le loro possibilità all'abbassamento dei costi, ancora alti (per la fortuna del mio povero conto corrente) e al parallelo investimento degli editori nel distribuire anche le copie digitali dei libri. L'utilizzo di lettori di ebook in ambito accademico o comunque scolastico potrebbe aiutare indubbiamente a risolvere il problema del caro libri, sarebbe molto semplice in ambito universitario, dove molti professori utilizzano dispense o testi scritti da loro e dove è una prassi quella di fotocopiare i libri a causa del costo assurdo. Sicuramente è un ambiente da tenere d'occhio nel prossimo futuro, penso che saranno dei devices capaci di rivoluzionare i nostri gesti quotidiani, come quello di voltare la pagina di un libro.

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